destionegiorno
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Ciao a tutti. Nasco tantissimi anni fa in quella che è universalmente considerata la culla dell'arte: Roma, sotto l'ombra del "cuppolone". Innamorato dell'arte in tutte le sue forme, pittura, scultura e musica, l'immagine è il mio credo, mi sono avvicinato alla scrittura da pochissimi anni, ... (continua)
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Sembrano godersi i raggi del sole
cullandosi nell’abbraccio delle onde.
Dove se ne vanno senza meta
quei corpi accolti dall’impietoso mare?
Un nero che da l’addio alla vita
non è forse uguale ad un bel corpo abbronzato?
E la smorfia di un... leggi...
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Quando incontro le tue labbra
non è soltanto il darti un bacio
è lottare nella tempesta dei sapori
quando la mia mano sfiora il viso
non è il solo darti una carezza
è gustare l’odore violento del desiderio
ma è nell’abbracciar dei nostri... leggi...
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Di luminose gemme,
una collana a incorniciar
quegli indelebili graffiti.
Incisi da un pennino d’oro,
nella corona spezzata
di un’infuocata sfera,
uno sciame di lapilli
di magma, ancora ribollente,
accompagna una preghiera
incerto... leggi...
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Com’è diventata stupida sta vita
senza l’amore tuo ... s’è appassita
me sembra amara pure l’aria che respiro
si nun me senti nun te devi da penziero.
Quanno volavo, tenendote pe’ mano
era un ber viaggio ... sempre più lontano
poi ho fatto ‘n... leggi...
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Mi sono chiuso al buio
per non poter vedere
immerso nella schiuma
per non voler sentire
riflesso in uno specchio
cercando di capire
ripetuto mille volte
che forse in questi giorni
c’è stato solo sesso
che un sogno nella vita
rimane sempre un... leggi...
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Quando si insinua il freddo
sotto le lenzuola
amami
perché tra le tue braccia
torni a scaldarsi il cuore
e se sentirai nel buio
il rumore di una lacrima
baciami
perché la tua dolcezza
annulli il mio dolore
ma se negli occhi un... leggi...
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Mi manchi
mi manca la tua bocca
un dolce nido d’api
mi mancano i tuoi occhi
dove si specchiano le stelle
mi manca il tuo sorriso
un fiammifero dell’anima
mi mancano le mani
che scaldano il mio viso
trascinano carezze
e asciugano le lacrime
mi... leggi...
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Hai vissuto
credendo in quei valori
che ti hanno costruito
una rigida corazza
hai voluto
coronare i tuoi amori
quando nel mezzo
di una guerra pazza
con la mamma
hai creato una famiglia
donando amore
a tre figli ed una figlia
hai... leggi...
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Se potessi
rompere quel vetro
per esserti vicino
carezzare quel volto
per scaldare la mia mano
sfiorare quella bocca
per donarti l’anima
baciare quegli occhi
per aspirarne lacrime
scivolare tra i capelli
e nelle spirali incatenarmi
spegnere la... leggi...
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La notte, di nascosto
scruto il vostro sonno
vorrei svegliarvi
e dirvi quanto vi amo,
la mano resta ferma e stanca,
vorrei gridare per chiamare lei
ma il gelo copre le mie labbra,
rivedo l’angelo, dono della vita,
vorrei fermarlo e riportarlo a... leggi...
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Accaldati, ansimanti, felici,
perduti nella complicità dell’erba,
le nostre mani legate
nell’attimo più lungo dell’amore
accaldati, tremanti, piangenti,
nascosti nell’oscurità di una stanza,
le nostre mani legate
nell’eternità dell’addio... leggi...
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Enrico Baiocchi
Le sue 346 poesie
| Giorni di festa,
trascorsi incatenati
con la passione
esplosa negli sguardi,
solo un bacio,
ed è già una trappola,
per perdersi nel delirio
di una favola.
Le carezze, sono piume
palpitanti nel silenzio,
gli abbracci, lava di
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| Il sole ritorna ogni mattina
a tagliare il buio nella stanza,
il silenzio scandisce nuove ore
senza ricevere un buongiorno
che mi riscaldi in fondo al cuore.
Il telefono rimane sempre muto,
in gola brucia ancora più l’arsura,
mentre il mio
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| In un autunno che io sento muto,
eppur generoso di colori e suoni,
l’assenza del tuo respiro
scarnisce sempre più le mani,
dopo la gioia dei sorrisi,
lasciati al tempo andato,
il buio si è affrettato
ad oscurare il mio domani.
Abbandonando
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| E tremo ancora,
mi coglie un’altra scossa
ed è più rovinosa
e poi il diluvio
che esonda nelle vene,
ed annaspando l’anima
si rifugia nel tuo ormeggio.
Il vetro resta opaco
ma scorgerà il segnale
per indovinar la strada,
l’unica, che
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| E’ una visione che appare nella sera
quella figura che sfiora le pareti
la sua luce che mi inonda di calore
mi rapisce e non mi fa dormire.
E’ un brivido che scorre sulla schiena
quel tuo sguardo fisso alle mie spalle
quegli occhi che mi
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| Con le unghie
nella dura pietra,
che mi ha sepolto
dentro una caverna,
graffio cercando
una flebile lanterna,
per illuminare
questa strada tetra.
Vano è capire
dove ho poi sbagliato,
quanto assurda
è la pretesa formulata,
che
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| Non chiedermi il perché
non cerco il sole,
ho ancora dentro me
l’odore bruciato delle ali.
Non spingermi dove io
non so nuotare,
ormai ho smarrito i sogni
per cui valga il rischio di affogare.
Non cercarmi in un miraggio
in cui credi di
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| N’avè paura poi passà quà porta
’o so, so disegnata brutta e nera,
ma pe l’amichi mia io nun so morta
quà t’assicuro ch’a vita è propio vera.
Tra noi nun se sa cos’è er dolore
e semo tutti uguali e arispettati,
giovani, vecchi e de quarziasi
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| Tanti i passi incrociati sulla strada,
i sassi presi a calci in cui ho inciampato,
le grida di lattine rotolate sull’asfalto,
i fiori dagli alberi di pesco che ho strappato.
Poche le rondini tornate al loro nido,
impaurite da pupazzi di paglia
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| A cosa serve il sole
se non a scandire i giorni
se il caldo di un abbraccio
dilata le mie vene
A cosa serve la luna
se non a innalzar le onde
se quando sussurri t’amo
m’abbaglia il buio della notte.
A che servono le stelle
se non a
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| E già...
sembra giusto storcer il naso,
tra distese addormentate
di rifiuti intossicati,
nella melma ai campi rom
o che infanga i rifugiati,
dentro umide corsie
di derelitti in ospedale,
o tra i giganteschi topi
nell’eterna
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| Non lascia un solo istante la radice
seguendomi incrollabile e fedele
ad ogni passo ed ogni movimento.
Con lei divido la mia solitudine
e se non parlo non si annoia mai
sorride insieme a me per un tramonto.
Nel buio s’intrufola nei sogni
e
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| Non so perché
quando penso
a una corolla e al fiore
mi vieni in mente tu
stretta nelle mie braccia
e se questo è provare amore
quando vedo
scorrer la lava di un vulcano
ripenso ai baci tuoi
che brucian le mie labbra
e se questo vuol
leggi
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| Silenzioso,
sorride e aspetta, il tempo,
quando l’umido ramo
perde le sue foglie,
o sbiadendo i petali
lasciano il vecchio fiore.
Rumoroso,
corre e si rattrista il tempo
quando gli anni
salgono alle spalle
e logorroici i
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| In questa festa, che
il silenzio mio conosce,
dov’anche gli astri
non si scambiano parole,
ogni volta, senza l’alba,
un sogno al buio muore,
ricordando un sorriso
che pallido sfiorisce.
In questi minuti, che
aspettan di brindare,
alla
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Racconti
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